Nuovo nome per Creditech, che diventa MBCredit Solutions e scorpora il factoring
Stefania Peveraro intervista Francesco Barelli Terrizzi, Amministratore Delegato di MBCredit Solutions (MF, 18 Aprile 2017)
Nuovo nome per Creditech, che diventa MBCredit Solutions e scorpora il factoring
L'ad Barelli Terrizzi: la crescita avverrà per via organica e per acquisizioni di portafogli e team in grado di portare competenze nelle asset class in cui il gruppo è al momento meno coperto
di Stefania Peveraro
Creditech cambia nome in MBCredit Solutions e scorpora le attività di factoring in una nuova società, battezzata MBFacta.
L' amministratore delegato di MBCredit Solutions, Francesco Barelli Terrizzi, sinora direttore generale di Creditech, che ha anticipato che “il nuovo nome MBCredit Solutions risulta al Registro delle imprese dallo scorso giovedì 13 aprile”, spiega a MF-Milano Finanza gli obiettivi della nuova organizzazione.
Nata nel 2003 all'interno del gruppo bancario con l'obiettivo di garantire servizi di credit management, Creditech è controllata al 100% da Compass, la società di credito al consumo di Mediobanca. Nel 2014 la società ha avviato anche l'attività di factoring e ha iniziato a investire in portafogli di npl unsecured, in particolare prestiti al consumo, fondendosi con Cofactor, altra controllata al 100% del gruppo guidato da Alberto Nagel.
Lo scorso giugno ha per esempio acquistato un portafoglio da oltre 450 milioni di euro da Intesa Sanpaolo; a dicembre ha annunciato l'acquisto di due portafogli di crediti non performing sia retail sia corporate originati da Banco Desio e Banca popolare di Spoleto per un valore lordo complessivo di 150 milioni di euro; e ancora a dicembre Creditech ha comprato da una nota utility italiana un portafoglio di circa 35 milioni di euro lordi di crediti commerciali non performing.
“Il lancio del nuovo brand e la concentrazione del business dell'ex Creditech sulla gestione e acquisto di npl certifica un percorso di sviluppo intrapreso da un anno e mezzo e si inserisce nel quadro più ampio del piano strategico triennale presentato lo scorso novembre dal gruppo”, illustra ancora Barelli Terrizzi.
Le due attività di credit management e di acquisto npl all'interno di Mediobanca si collocano nell' area Specialty finance creata all'interno della divisione Corporate & investment banking. Le attività di gestione del credito in capo a MBCredit Solutions occupano oggi 200 persone circa, mentre quelle di factoring passate a MBFacta ne occupano una ventina.
MBCredit Solutions, aggiunge I'ad, “è un intermediario iscritto all'albo unico di Banca d'Italia e che a sua volta fa parte di un gruppo bancario. Abbiamo quindi procedure e standard di compliance elevati oltre a disporre di una rete diretta di professionisti dedicata al recupero crediti. Nel panorama dei servicer italiani è una caratteristica unica, che ci permette di proporci sul mercato con una marcia in più”.
Oggi MBCredit Solutions vanta un portafoglio di npl di proprietà del valore lordo di 2 miliardi di euro e gestisce altri 3 miliardi di euro per soggetti terzi. Quanto alle prospettive future, dice ancora Barelli Terrizzi, “continueremo ad acquistare e gestire portafogli per nostro conto, ma contiamo anche di ampliare le dimensioni dei portafogli di npl in gestione e di allargare via via anche le tipologie di crediti gestiti. La nostra esperienza maggiore è sugli npl retail unsecured nel ruolo di special servicer, ma ci siamo aperti anche ai crediti corporate: già oggi il 20% dei crediti in gestione è relativa a prestiti alle imprese. Continueremo a crescere anche nei secured e a proporci come master servicer di portafogli Npl cartolarizzati”.
Nel piano industriale si fa per esempio preciso riferimento a un progetto di fattibilità per l'eventuale lancio di un fondo di npl real estate. L'idea è crescere per via organica, ma anche di acquisire competenze e portafogli.
“Siamo aperti a valutare acquisizioni, laddove queste servano per accelerare la costruzione della piattaforma di gestione. Ci interessano competenze e track record nella gestione di asset per i quali al momento siamo meno coperti”, ha concluso il manager.
Il piano industriale di Mediobanca prevedeva d'altra parte una potenza di fuoco di un miliardo di euro per acquisizioni, derivante dalle cessioni di asset non core per 1,3 miliardi (compresa la cessione del 3% di Generali, per scendere al 10%). Questi capitali, si è detto, saranno impiegati in acquisizioni mirate soprattutto nei settori dell'asset management (sia fabbriche prodotto sia distribuzione), del factoring e appunto degli npl.